martedì, ottobre 14, 2014

Quasi un mese


E' passato quasi un mese. Eppure a volte il tempo mi sembra che scorra lento, altre volte velocissimo. Se mi chiedono quanto tempo fa è successo, mi trovo a rispondere "un mese". E invece, da quel 18 Agosto sono passati due mesi, di già.
E che il tempo possa continuare a scorrere veloce, veloce, per arrivare finalmente a Febbraio, mese nel quale potrei, se volessi, riprovare una gravidanza.
Voglio lasciare tutto nella sfera della possibilità. Voglio godermi quel potrei, lasciare il verbo potere e non sostituirlo con volere, nè con dovere.

Potrei. E magari non sarà il momento giusto. Anzi, forse avrò desiderio di attendere. Ancora qualche tempo. Non sento più il pungolo della maternità, della maternità desiderata a tutti i costi. Voglio restare nella possibilità, abitarla, come scriveva Emily Dickinson.

Quella poesia mi piaceva così tanto, da piccola. Solo ora comprendo il suo vero significato.




Ci sono momenti ancora difficili da attraversare. Quello che è accaduto ha lasciato profonde ferite, che forse solo il tempo, e la vita, nuova vita, potranno medicare. Allo stesso tempo, ci sono tante cose per cui essere felice ed essere grata.

*un pranzo passato con care amiche, terminato con la raccolta delle mele che vedete qui in foto, piccole e profumatissime.
*il mio nuovo lavoro, tornare al pubblico, alle erbe, ai consigli fitoterapici. Ed anche in negozio, a ripensare agli ordini, all'assortimento, al Natale che sta arrivando...
*il mio amore, magico come solo lui sa essere, che raccoglie castagne a forma di cuore e la sera, quando esco tardi, mi prepara cenette meravigliose
*le bacche di Rosa Canina che vedo dalla finestra del mio studio, rosse, lisce e tonde. Simbolo di vita, di energia, dolce difesa per i malanni di stagione
*il progetto di andare per boschi a raccogliere castagne, non appena il tempo si rimette, e insieme a quelle raccogliere le foglie rosse e oro dell'autunno
*la mia compagnia teatrale e lo spettacolo che debutterà a breve, vedere che il tutto prende una forma, una bella forma, e che i miei ragazzi sono davvero, davvero bravi
*tutte le mie nipotine e nipotini adorati, che mi riempiono il cuore quando li vedo

Il tempo che passo con le figlie ed i figli delle mie amiche è un tempo bellissimo; vedo in questi piccini tutto l'amore che c'è, e come le mie amiche sono pezzettini di me, i loro figli sono parte del mio cuore.



"Io abito la possibilità, una casa più bella della prosa
Con tante finestre in più e porte migliori
Ha stanze come cedri dove lo sguardo non può penetrare
E per tetto sterminato
La volta del cielo
La frequenta la gente più amabile
Così vi passo il tempo
Spalanco le mie piccole mani
Per colmarle di paradiso.“

E. Dickinson



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3 commenti:

  1. Cara Cecilia, adoro anche io questa poesia e, come te, ne comprendo solo adesso il vero significato. Quel verbo "potrei"....potrebbe tornarmi utile, lo ripeterò come un mantra quando i pungoli si fanno più insistenti e tenaci.
    Tutto scorre e fluisce, come un fiume che lungo il suo percorso trova ostacoli fatti di rocce e sassi...ma questo non lo ferma. L'acqua va, va sempre avanti e in men che non si dica saremo a Febbraio e ai nostri potrei.
    Ti abbraccio con affetto, bellissimo il tuo post, le tue parole, i tuoi sentimenti condivisi e le tue foto.
    A presto, Lena.

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  2. ...non so se il mio commento è arrivato....forse hai la moderazione nei commenti? ho un po di pasticcio con le password di Google...

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  3. Cara, questa poesia non la conoscevo ed è splendida. Sto sorridendo immaginando il tuo Amato ai fornelli in attesa del tuo ritorno, e la castagna a cuore è una rarità bellissima. Mi manchi, mi dispiace non essersi viste da così tanto tempo. Sono felice di leggere tutte queste tue gioie, e vedrai che febbraio arriva presto...e se non è febbraio sarà quando lo vorrai, se lo vorrai...è tutto già dentro di te. un bacio

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